La design gallery della settimana dedicata all'estetica Clowncore

2022-08-20 13:30:51 By : Mr. DR. AIRE-RUIHE Electrostatic Precipitator

Dalle suggestioni del prêt-à-porter alle ispirazioni domestiche, la tendenza nata su TikTok tra teatro, costume e spirito carnevalesco

Sono (già?) passati due anni da quel fatidico gong da lockdown: come le strade, anche le case si svuotavano all'ombra della pandemia per dare spazio alla quotidianità senza intralci. Così annunciato da diverse riviste del settore, infatti, il ritorno del minimalismo stava operando per sottrazione anche in casa, togliendo il superfluo ed eliminando l'inutile. Come se il rifugio domestico dovesse sottoporsi a un rituale di pulizia e disinfezione necessario al bene stare dei suoi inquilini. Peccato poi, per i puristi più affezionati, che la voglia di evadere abbia preso il sopravvento, scatenando un botta e risposta quasi fulmineo: se il mondo è dentro, allora, anche la meraviglia e lo stupore del fuori devono farne parte. Abbracciando le forme rotonde dell'arredamento squishy, abitando le silhouette decontratte del leisurewear e incoraggiando gli slanci artistici del fai-da-te, nobilitando anche sul mercato il valore dell'artigianato, l'espressione massimalista del more is more ha vinto sull'essenzialismo. Caotico e iper-decorativo, il culto dell'estetica si fa carico di una nuova missione: divertire.

Accanto alle declinazioni naturali, primitive e bucoliche del gusto, dal goblincore al cottagecore, passando anche per il botanical style, una nuova tendenza si fa dunque avanti: il Clowncore, una ricerca visuale dell'armonia che fa sorridere. Come riporta Aaesthetic Wiki, l'enciclopedia online che tiene traccia dell'evoluzione estetica, infatti, "gioia, umorismo e positività" sono i valori di questo trend che prende ispirazione dal mondo circense e dalle atmosfere coloratissime dei luna-park. Partendo dal vestire, la moda sembra attingere, quindi, a piene mani dal guardaroba di un giullare: i pantaloni si gonfiano fino a diventare dei veri e propri balloon, le stampe si ripetono, tra motivi check e fantasie a righe, gli accessori osano con volumi pieni e dettagli pomposi - vedi le gorgiere oversize. Diviso tra costume e couture, il prêt-à-porter abbandona la via del Surrealismo, dove a prevalere sono le atmosfere impalpabili di un mondo che non esiste, approdando dietro a un sipario reale pronto ad aprirsi sulla quotidianità. Che mette sulle spalle una camicia da Pierrot, stringendo al collo un bavero tutto frou frou.

Animato da contrasti cromatici, grafismi ipnotizzanti e un certo tocco nostalgico, il circo entra anche tra le stanze di casa dove arredi e accessori interpretano la parte perfettamente, replicando sulle texture e sui volumi i travestimenti da spettacolo tipici di pagliacci, mimi e saltimbanchi. Rispondendo alle stravaganze del Clowncore protagonista di moltissimi video su TikTok, al momento in cui stiamo scrivendo questo articolo l'hashtag conta sulla piattaforma cinese 207.7 milioni di visualizzazioni, la design gallery della settimana rielabora quindi gli stilemi della nuova estetica attraverso la lente della progettazione. Camminando, come un funambolo, sul filo (sot)teso tra performance e spirito carnevalesco.

Disegnata da Marcel Wanders, la collezione Circus di Alessi è un tripudio di geometrie, cerchi, strisce, rombi e spicchi multicolori, che richiamano i tessuti dei costumi, il tendone, gli addobbi della scena circense. La serie firmata dall'estroso progettista olandese comprende piatti e coppette per la tavola, barattoli dalle forme più disparate e alcuni bizzarri accessori prodotti in edizione limitata. Tra tutti spiccano, ad esempio, Candyman, un simpatico distributore di caramelle dalla sembianze di un clown, Strongman, uno schiaccianoci che ha tutta l'aria di un acrobata forzuto e Ballerina, un carillon che inscena il numero di un elefante in equilibrio su una piccola sfera.

È invece un gatto sornione l'animale posto al centro del plaid Fornasetti, una calda trama tessuta che in un intreccio di lana replica uno dei volti protagonisti dell'immaginario fornasettiano. La varietà dei decori riassume la pluralità stessa dell’universo di Piero Fornasetti e del figlio Barnaba, "rivelando quel gusto e quella curiosità enciclopedica che sono cifra inconfondibile delle creazioni dell'Atelier", come spiegano dall'azienda. Il risultato è un quadro morbido e avvolgente che, intorno al muso di un micio, riproduce un continuo motivo a scacchi dai rimandi goldoniani.

Giocosa e fanciullesca, la collezione Balloon di Magic Circus Éditions sfida la gravità con le linee leggere di disegni haute-couture. Sono alveari giganti o palloncini riempiti dei nostri ricordi d'infanzia? Creazioni soffiate a bocca, con motivi colorati e deformi, le lampade della serie sono state realizzate in collaborazione con Venini, la rinomata vetreria veneziana fondata a Murano nel 1921. In tandem con il laboratorio lagunare, Marie-Lise Féry, fondatrice dell'azienda francese, dà forma così a luci simili a gioielli. Con estremità appuntite che evocano i diamanti e un design che imita i profili di una delicata gourmandise di pasticceria. Ogni scultura in vetro è montata su uno stelo scanalato appositamente realizzato, che simboleggia il filo di un palloncino.

Fantasiosa ma più geometrica è, invece, la famiglia di tessuti, tappeti e carte da parati pensate da Ken Fulk per Pierre Frey (in apertura, sempre del brand francese, Joie de Vivre, grafica iper-colorata ispirata alle nuance della Provenza e allo spirito giocondo del Mediterraneo). Con Brutalist, infatti, il designer americano, incontrato per la prima volta dalla maison d'Oltralpe nel 2008, a San Francisco, rielabora il rigore del Brutalismo, partendo dall'iconicità della milanese Torre Velasca. Riempiendo una tela ispirata dalle architetture moderniste, con giochi di prospettiva e motivi decorati, celebra così l'inventiva dei grandi Maestri, tra cui anche Marcel Breuer.

Fluttuano sospese a mezz'aria, ricordando le ampie tende da circo, le lampade di Servomuto della famiglia di oggetti Palazzi - Teatro del Mondo, una collezione di pezzi unici che omaggiano l’architettura archetipica di Aldo Rossi. "Il progetto segue la traccia visionaria e ludica delle architetture leggere di Aldo Rossi; prende spunto dai suoi schizzi, dai colori, dalle forme pure che caratterizzano il suo immaginario e, in particolare, il suo Teatro del Mondo, progetto effimero comparso, galleggiante, nella laguna di Venezia per la biennale di Architettura del 1980 e ormeggiato a Punta della Dogana", spiegano dallo studio. Il risultato è uno "skyline italiano, fatto di costruzioni immaginarie e palazzi volanti, caratterizzato dai colori della città lagunare, dal velluto scuro dei tetti alle trasparenze azzurrate dei vetri".

Summerill & Bishop e Claridge's, il leggendario hotel londinese di Mayfair, hanno collaborato alla creazione di una nuova linea tessile per la tavola in pieno stile Art Déco. Con un macro-motivo a scacchiera, ripreso dal celebre ingresso dell'albergo, il pezzo forte della collezione è una tovaglia generosamente sovradimensionata, insieme ai tovaglioli abbinati, entrambi realizzati completamente in puro lino. "Succede qualcosa di speciale quando si cammina sul pavimento di marmo della lobby di Claridge", dice Seb Bishop, Ceo e direttore creativo del brand, "il tuo sguardo viene catturato dall'embelmatico motivo in bianco e nero in un istante mentre si passeggia attraverso 165 anni di storia. La lobby è un simbolo senzatempo della classica architettura vittoriana, quindi il nostro design doveva riflettere questo".