Galateo, questo sconosciuto: la cena formale – non solo bigotte

2022-09-17 12:28:53 By : Ms. Monica Liu

le donne cattoliche salveranno il mondo

In questo appuntamento con il galateo, andiamo ad affrontare l’occasione della cena formale.

Avere una guida non vuol dire imporre un sistema rigido: le regole si possono adattare alle proprie esigenze e alla propria famiglia, senza mai perdere di vista buon senso, buon gusto e buona educazione.

La cena formale è però quell’occasione in cui riceviamo in casa persone con cui non siamo partiolarmente in confidenza, oppure è una cena per un momento speciale, o spesso anche un invito che dobbiamo ricambiare: insomma, teniamo a fare davvero bella figura.

La padrona di casa inizia a pensare alla cena formale tenendo conto dei gusti gastronomici dei suoi ospiti, considerando che la sera solitamente si serve un primo piatto, seguito da almeno una portata di carne o pesce; non si serve il piatto dei formaggi (regola che possiamo però trasgredire in estate); si mettono a disposizione diversi contorni, si serve dolce e frutta.

Oltre alla definizione del menù, l’apparecchiatura della tavola è l’aspetto fondamentale: non c’è modo migliore di accogliere i propri ospiti che con una elegante tavola. Sarebbe buona norma, prima di cominciare a predisporla, stendere sotto la tovaglia un panno protettivo che preserverà il vostro tavolo dal calore dei piatti e dagli urti e consentirà alla tovaglia di aderire perfettamente al tavolo.

Ovviamente la tovaglia sarà pulitissima, senza macchie, senza pieghe, sufficientemente grande da coprire il tavolo dove servirete la cena (è bene che i margini della stoffa sporgano almeno un poco); la stoffa può anche essere ricercata, preziosa e magari arricchita da ricami, ma il massimo successo lo riscuoterà una tovaglia bianca perfettamente stirata, accompagnata dai suoi tovaglioli coordinati (essendo una cena formale non sono consentiti tovaglioli di carta o stoviglie di carta, che potete riservare ai ricevimenti informali e alla quotidianità, se vi rimangono comodi).

I posti sono equidistanti l’uno dall’altro; al centro fa bella mostra il centrotavola scelto, consigliamo un elemento floreale o delle candele nel loro candeliere, senza però mai eccedere: cercate di presentare una tavola sobria e di gusto.

Dopo aver sistemato gli elementi decorativi, si procede con l’apparecchiatura vera e propria. Per ciascun commensale si mette il sottopiatto, necessario nelle occasioni fomali, poi il piatto piano e in cima il piatto fondo, o la fondina da minestra se il menù prevede un potage o un consommé.

Le posate si dispongono a destra e sinistra del piatto, ricordando che si deve procedere sistemando più lontane dal piatto le posate che saranno usate per prime e poi procedendo verso il piatto con le posate che serviranno per le portate successive. A sinistra del piatto vanno le forchette, il cucchiaio a destra ed è presente solo se il primo piatto è in brodo. Sempre a destra il coltello, con la lama rivolta verso il piatto; sopra la forchetta l’eventuale piattino del pane, singolo per ciascun commensale nelle cene più eleganti; all’altezza del cucchiaio e del coltello i bicchieri, almeno due, da acqua e da vino.

Il tovagliolo si piega semplicemente (le forme estrose lasciamole ai nostalgici dei ristoranti anni ottanta…); se necessario si aggiungono le posate da dolce, in alto parallele al piatto, altrimenti si possono portare a tavola al momento di servire il dolce.

Nelle occasioni eleganti ovviamente si apparecchia con il servizio “buono”, i bicchieri sono preferibilmente in cristallo, e la tavola non resta mai sguarnita, fino alla fine del pasto.

E’ bene che la padrona di casa non si alzi troppo dal suo posto; se è necessario si organizza un carrello porta vivande dove sistemare i piatti da cambiare o il cibo che andrà servito dopo il primo piatto. Normalmente, dopo il dolce segue la frutta ed è il padrone di casa che servirà i liquori e il caffè, che possono essere presentati agli ospiti anche in salotto, nell’atmosfera più rilassata del post cena.

Se siamo invitate ad una cena formale, avremo sempre cura di portare con noi un presente per i padroni di casa: preferibilmente dei fiori o una candela profumata per la casa; non ci si attarda troppo, soprattutto se in casa ci sono bambini che devono essere portati a dormire. Durante la cena si fa preferibilmente conversazione con i commensali che abbiamo di fronte o di lato al nostro posto e si cerca di evitare argomenti che possono urtare la sensibilità di chi ci ospita o – se siamo noi a ospitare – che possono offendere i nostri convenuti.

Dopo cena si serve il caffè anche se non è nostra abitudine berlo, si offrono i liquori anche se non siamo dei bevitori abituali; la padrona di casa cerca sempre di integrare ciascun ospite e sarà lei a presentarli tra loro se ci sono persone che non si conoscono.

In casa la cena elegante deve essere curata in tutti i particolari; la casa sarà pulitissima ed in bagno saranno già presenti le lavette per gli ospiti; all’arrivo dei convenuti si prende loro il cappotto, e si ripone in un angolo della casa idoneo se non si possiede un attaccapanni o un armadio in ingresso.

La grazia e la disponibilità della padrona renderanno l’occasione indimenticabile, sta quindi a voi cercare di rendere la serata elegante… anche speciale!

Tradizionalista molesta e reazionaria sfrontata. Leggo libri, bevo vino, scrivo di moda e di bigotte. Visualizza più articoli

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. ( Chiudi sessione /  Modifica )

Stai commentando usando il tuo account Twitter. ( Chiudi sessione /  Modifica )

Stai commentando usando il tuo account Facebook. ( Chiudi sessione /  Modifica )

Notificami nuovi commenti via e-mail

Mandami una notifica per nuovi articoli via e-mail

Un progetto autenticamente cattolico di donne per donne, dedicato alla moda femminile e pudica, alla sana economia domestica, al galateo, alla cura di sé e della famiglia. Per diventare insieme belle, brave e sante.