Giornata nazionale contro lo spreco alimentare - Focus.it

2022-09-17 12:29:18 By : Mr. null null

Il 5 febbraio si celebra la IX Giornata nazionale contro lo spreco alimentare: nel 2020 gli italiani hanno buttato 27 chili di cibo a testa. E sono troppi.

Il 5 febbraio si celebra la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, appuntamento fisso che dal 2014 cerca di sensibilizzare l'opinione pubblica sullo spreco di cibo. Un problema paradossale se si mette a confronto con i numeri della fame nel mondo: se riuscissimo a non sprecare cibo, potremmo sfamare una persona in più ogni quattro.

Mentre quasi il 40% del cibo totale prodotto nel mondo viene buttato, tre miliardi di persone sulla Terra non possono permettersi un pasto sano ogni giorno, e 250 milioni di persone sono affamate.

Perso e sprecato nel mondo. Per inquadrare bene la questione è importante distinguere tra cibo perso e cibo sprecato. Appartengono alla prima categoria gli alimenti che non raggiungono le nostre case ma vengono buttati dopo essere stati raccolti (o macellati, nel caso della carne): secondo le stime FAO del 2019, circa il 14% del cibo totale prodotto viene perso per strada, diventando immangiabile prima di raggiungere i nostri piatti.

Diversa è la questione del cibo sprecato che, secondo il Food Waste Index Report 2021 dell'UNEP (United Nations Environment Programme), rappresenterebbe il 17% del cibo totale prodotto, e che nel 2019 avrebbe raggiunto quota 931 tonnellate.

Per combattere gli sprechi, negli ultimi anni sono nate diverse iniziative che coinvolgono singoli e imprese del settore alimentare: una di queste è TooGoodToGo, una app che permette a chiunque lo desideri di "salvare" del cibo che è ancora troppo buono per essere gettato (too good to go, appunto), pagando una somma simbolica di qualche euro e ritirando in cambio una scatola contenente cibo invenduto di bar, supermercati o alimentari.

Obiettivi ONU. Nel 2015 gli Stati membri dell'ONU hanno redatto 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, inserendoli all'interno dell'Agenda 2030: il punto 12.3 guarda in modo specifico alla produzione sostenibile del cibo, ed entro il 2030 mira anche «a dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto».

Dati italiani. La pandemia di covid ha avuto un involontario effetto positivo sugli sprechi alimentari in Italia: secondo il Waste Watcher International Observatory, nel 2020 sono stati buttati 27 chili di cibo a testa, contro i quasi 31 chili del 2019, segnando una riduzione dello spreco di quasi il 12%. Una buona notizia, che potrebbe però essere frutto di un momentaneo cambiamento delle abitudini degli italiani e non di una reale trasformazione (un po' com'era avvenuto con le emissioni di CO2, crollate per il blocco di industrie e aerei ma presto risalite).

Il primo passo per combattere gli sprechi, ricorda Dana Gunders dell'azienda no-profit ReFED, è rendersi conto che esistono: «È difficile convincere le persone che abbiamo questo problema», sottolinea. Difficile, ma necessario: la consapevolezza e il desiderio di cambiamento, come accade per le questioni legate alla crisi climatica, devono partire dal singolo.

Per far maturare più velocemente i pomodori conservateli con la frutta: l'etilene accelererà il processo. Quelli già giunti a maturazione andrebbero lasciati a temperatura ambiente, lontani da fonti di calore dirette, col picciolo rivolto verso l'alto (meglio se ancora uniti in un grappolo). In ogni caso il frigorifero ne altera il sapore: se proprio li volete conservare lì (non in buste di plastica!) toglieteli almeno un'ora prima di consumarli.

Foto: © Photo by avlxyz, Flickr

Le banane fanno parte dei cosiddetti "frutti climaterici": frutti, cioè, che continuano a maturare anche dopo essere stati staccati dalla pianta e che nella fase finale della maturazione aumentano la produzione di etilene. In un'ora un chilo di banane lasciato a una temperatura di 15 °C produce 5 microlitri di etilene, e ne bastano pochi microgrammi per accelerare il processo di annerimento dei frutti. Avvolgendo un po' di pellicola intorno al picciolo si eviterà al gas di diffondersi, facendo maturare prematuramente anche il resto del frutto. Anche conservare le banane separatamente l'una dall'altra e non in un unico casco può prolungare la loro vita.

Foto: © Photo by Scot Nelson, Flickr

Un foglio di carta da cucina o un tovagliolo di carta (da sostituire ogni tanto) assorbiranno l'umidità dell'insalata aiutando a conservarla più a lungo. In ogni caso, una volta acquistata toglietela dal sacchetto di plastica e riponetela, insieme alla carta assorbente, in un'insalatiera o in una busta di carta: la plastica fa aumentare la condensa.

Foto: © Photo by planningqueen, Flickr

Le fragole? Ecco un consiglio per evitare di buttarne in pattumiera interi cestini. Preparate in un'insalatiera una soluzione con 10 parti d'acqua e una di aceto bianco o di mele. Tuffateci le fragole, mescolate qualche volta, scolate e risciacquate. L'aceto eliminerà batteri e muffe, e la frutta durerà quasi due settimane (senza sapere di aceto, poiché la soluzione è molto diluita).

Messe in un paio di vecchi collant (puliti!) e appese in un luogo asciutto, fresco e buio, come un armadio o una soffitta, le cipolle dureranno fino a 8 mesi. Inseritele una a una nelle "gambe" delle calze, e separate un ortaggio dall'altro con un nodo. In questo modo saranno libere di "respirare" e prolungheranno la loro vita. Quando ve ne servirà una, sarà sufficiente tagliare con un paio di forbici lo scomparto della cipolla più bassa.

Foto: © Photo by funtik.cat, Flickr

In ogni caso, tenete le cipolle della dispensa lontano dalle patate: i gas prodotti dalle prime fanno germogliare le patate più velocemente. Potrete riunirle in cottura, magari all'interno di una frittata.

Foto: © Photo by mrhayata, Flickr

Suggerimento: conservare le patate accanto alle mele, rimarrano più a lungo senza germogli (fino a 2 mesi). Su questo punto, però, non tutti sono d'accordo: alcuni esperimenti scientifici hanno dimostrato che l'etilene, un gas inodore prodotto dalle mele durante il processo di maturazione, fa germogliare le patate più velocemente.

Foto: © Photo by McBeth

Per mantenere gli asparagi freschi e croccanti più a lungo vanno tenuti come i fiori: tagliate di un centimetro i gambi, e riponete l'intero "mazzo" in un vaso pieno d'acqua fresca. Così come sono potete metterli in frigorifero, magari coperti da una busta di plastica. Cambiate l'acqua quando quella del vaso vi sembra un po' torbida. Così dureranno per circa una settimana (anche se naturalmente, è sempre meglio mangiarli freschi).

Foto: © Photo by Tom Wicker, Flickr

Lo stesso metodo di conservazione si può sfruttare anche per mantenere fresche le piante aromatiche in foglia - come basilico, prezzemolo, coriandolo ed erba cipollina - appena acquistate. A meno che non decidiate di coltivarle direttamente in vaso, sul balcone.

Foto: © Photo by Bernie, Flickr

L'aglio. In genere se ne usa poco per volta, e conservato per settimane in frigo rischia di germogliare. Per farlo durare più a lungo, gli esperti consigliano di tenerlo al riparo dalla luce in un luogo fresco e asciutto, che abbia una temperatura intorno ai 10 °C (per esempio, in una cantina). Oppure, dopo averlo acquistato, lo si può pelare e congelare, in spicchi separati, in un sacchetto da freezer.

Foto: © Photo: mdid, Flickr

Le aromatiche dalla foglia più "carnosa", come il timo, possono essere appese ed essiccate al sole in estate, per poi essere sgranate e conservate in barattoli di vetro durante il resto dell'anno.

Foto: © Photo by cookbookman17, Flickr

Disponeteli sempre in bella vista nella parte centrale del frigorifero. Sarà più facile ricordarsi che, prima di aprire qualcosa di nuovo, occorre finire quelli. Si stima che per ogni consumatore di Europa e Nord America finiscano in pattumiera, ogni anno, dai 95 ai 115 chili di cibo. Imparare a consumare gli avanzi può essere un modo per ridurre questa imbarazzante forma di spreco.

Foto: © Photo by popartichoke, Flickr

Così come la carne, il pesce deve essere riposto nella parte più fredda del frigo (in genere il comparto più basso). Dopo averlo eviscerato e lavato, sistematelo negli appositi sacchetti da frigorifero e consumatelo entro 24 ore. Altrimenti, meglio congelarlo.

Foto: © Photo by Alizée VAUQUELIN, Flickr

Tenete da parte i barattoli delle conserve sott'olio e delle marmellate: saranno un ottimo contenitore per gli avanzi, molto più adatti alla conservazione rispetto alle classiche vaschette di plastica: il vetro, a differenza della plastica, è un materiale non poroso e tende a non assorbire odori e colori dei cibi.

Foto: © Photo by Chiot's Run, Flickr

Interi e freschi i porri marciscono in fretta. Ma se li tagliate e li mettete in una bottiglia di plastica da mezzo litro, potrete facilmente congelarli, e utilizzarne nelle giuste quantità ogni volta che vi servono.

Foto: © Photo by ammanteufel, Flickr

I broccoli andrebbero consumati entro pochi giorni dall'acquisto, perché sono ortaggi che "respirano" - cioè consumano ossigeno e zuccheri per produrre nutrienti utili alle proprie cellule - molto velocemente. Per prolungare la loro vita, può essere utile avvolgerli in un foglio di alluminio, o in una pellicola che li isoli dall'atmosfera, limitando il contatto con l'ossigeno e rallentando di fatto la respirazione. Una valida alternativa è quella di surgelarli, dopo averli lavati bene con acqua, sale e aceto, e dopo un'accurata bollitura. Una volta raffreddati, cotti e insacchettati, dureranno anche nove mesi. Panorami fatti con i broccoli (e non solo)

Foto: © Photo by htomren, Flickr

Cercate di comprarli a piccole dosi, mano a mano che vi servono, evitando scorte eccessive che ammuffiranno facilmente. Avvolgeteli nella carta oleata di confezionamento, separati per tipo, e riponeteli nella parte del frigo più adatta a prevenire essicazione, eccesso di calore o di freddo. I formaggi stagionati andrebbero tenuti a una temperatura di 10-12 °C (nello scomparto più alto), quelli freschi, a 2-4 °C (nella parte bassa del frigo). Ma tutti avranno un sapore migliore se l

Foto: © Photo by keepps, Flickr

Una volta aperta la confezione, il parmigiano va conservato in frigo a una temperatura di 4-8 °C, possibilmente al riparo da cibi particolarmente odorosi (la parte grassa del formaggio tenderà ad assorbire gli odori). Lo si può lasciare avvolto in una pellicola per alimenti, controllando che il frigo non sia eccessivamente ventilato e mantenga il giusto grado di umidità, ma per una conservazione migliore sono più indicati la carta o la stoffa.

Foto: © Photo by: centrotrecontini, Flickr

Se state per congelare le erbe aromatiche, potete optare per una soluzione molto pratica (che farà storcere il naso ad alcuni "puristi" della cucina): inserite ciuffetti di basilico, prezzemolo o altre aromatiche in foglia in un dito o due di olio, e congelate. Ricaverete pratici "cubetti" da utilizzare per condire al momento qualunque piatto.

Foto: © Photo by maizers, Flickr

Tenute in freezer, le radici di zenzero saranno più facili da grattuggiare e pelare al momento opportuno, perché meno fibrose di quando lo zenzero è fresco. Unico inconveniente: una volta congelate, saranno difficili da tagliare. Se dovete farlo, meglio dividerle in pezzi prima di riporle in congelatore.

Foto: © Photo by jimlightfoot26, Flickr

Il classico sacchetto di plastica farebbe inumidire eccessivamente i funghi che ammuffirebbero. Conservateli in una busta di carta, riposti in frigorifero o in un altro luogo fresco e asciutto. I funghi hanno zero calorie? E perché quelli velenosi hanno colori vivaci?

Foto: © Photo by gorgeoux, Flickr

Il pane fresco andrà conservato in un sacchetto di carta, o all'aria (al massimo coperto da un panno pulito): in ogni caso, a una temperatura di circa 20 °C, e in un luogo asciutto. I sacchetti di plastica sono adatti al pane in cassetta, che contiene conservanti e difficilmente ammuffisce. Mentre il pane cotto in forno, tenuto direttamente nella plastica o in frigorifero, tenderà a diventare gommoso e ad ammuffire più facilmente. Meglio, se lo si vuole conservare per due o tre giorni, avvolgerlo prima in un sacchetto di carta (che ne assorbirà l'umidità) e poi nella plastica, che lo terrà al riparo dall'aria. Oppure, lo si può congelare, dopo averlo tagliato a fette e aver rimosso tutta l'aria dai sacchetti da freezer. Quando è nato il pane? Da dove viene il lievito usato per prepararlo? Perché dopo poche ore diventa secco?

Foto: © Photo by M. Martin Vicente, Flickr

Una mela ammaccata contagerà le altre più facilmente, poiché l'etilene viene prodotto in grandi quantità quando un frutto è sottoposto a stress e traumi (come una botta): consumatela per prima, dopo aver rimosso la parte scurita e ossidata. 10 consigli per non far marcire frutta e verdura

Foto: © Photo by mbeo, Flickr

Conserva il latte nella parte intermedia del frigo e non nell'anta laterale, dove rischia di prendere calore ogni volta che apri lo sportello.

Foto: © Photo by adamkempa, Flickr

Un buon modo per utilizzare la frutta secca, e non lasciarla abbandonata per ere geologiche in qualche anta della dispensa, è arrostirla nel forno non appena comprata, lasciarla raffreddare e stiparla in barattoli. Sarà così pronta all'uso ogni volta che vorrete utilizzarla in qualche ricetta.

Foto: © Photo by Rex Roof, Flickr

La temperatura ideale di conservazione delle uova in frigorifero è di 4-5 °C, pertanto meglio evitare di tenerle nella porta del frigo, dove alloggia l'apposito contenitore, e riporle nel ripiano più alto, dove staranno più al fresco. Conservatele nel contenitore d'acquisto, e non a contatto con altri cibi per scongiurare il rischio di contaminazione degli alimenti con il batterio della salmonella, che si può annidare sul guscio. Prima di consumarle, se avete dubbi sulla loro freschezza fate la "prova dell'acqua": se, messe in un bicchiere d'acqua, galleggeranno, significa che è meglio non mangiarle, perché si è accumulato gas all'interno del guscio. Se invece vanno a fondo, significa che sono freschissime. Come ottenere l'uovo sodo perfetto Il salto dell'uovo sodo

Foto: © Photo by davegriffiths, Flickr

I tappi e le estremità superiori delle bottiglie di plastica possono essere riutilizzati per chiudere i sacchetti per alimenti in modo ermetico.

Foto: © Photo via salubriousexclamation.com

Cerca di tenere il tuo frigo ordinato: nei cassetti in basso, riponi frutta e verdura; nei ripiani più bassi, quelli più freddi, puoi tenere carne e pesce, e prodotti deperibili come i salumi o i formaggi freschi. Nello spazio più in alto puoi tenere formaggi stagionati e cibi cotti, e le bibite nello sportello. Evita di tenere il frigo troppo pieno: l'aria fredda non riuscirebbe a circolare e ciò potrebbe compromettere la conservazione del cibo. Inoltre, faresti fatica ad accorgerti di ciò che hai e rischieresti di far scadere gli alimenti. Tieni i cibi cotti separati da quelli crudi, per evitare contaminazioni batteriche; e cerca di non sostare a lungo davanti al frigorifero aperto.

Foto: © Photo by Bitch Cakes, Flickr

Si possono congelare carne e pesce freschi, frutta e verdura (a patto che non si tratti di ortaggi troppo acquosi come pomodori, insalata, cetrioli, banane o pesche, o - ancora - di patate), cibi cotti, sughi, pane. Una volta scongelato, è bene non ricongelare, per scongiurare contaminazioni batteriche e perdita di sostanze nutrienti. Per evitare passaggi bruschi di temperature, è quasi sempre meglio scongelare usando il frigo (trasferendovi, cioè, i cibi che si trovavano in freezer), anche se occorrerà più tempo.

Foto: © Photo by popofatticus, Flickr

Ricordati di pulire il frigo regolarmente (va benissimo una miscela, atossica e disinfettante, di acqua e aceto, o acqua e bicarbonato), e asciugalo con attenzione dopo il lavaggio: il cibo resisterà più a lungo. Assicurati che non si formi ghiaccio alle pareti, ed effettua regolarmente le operazioni di sbrinatura. Un bicchierino di bicarbonato posto in fondo al frigorifero aiuterà a tenere alla larga i cattivi odori.

Foto: © Photo by nhussein, Flickr

Cent'anni fa, la scoperta del secolo: la tomba di Tutankhamon – l'unica ritrovata intatta nella Valle dei Re - svelò i suoi tesori riempendo di meraviglia gli occhi di Howard Carter prima, del mondo intero poi. Alle sepolture più spettacolari di ogni epoca è dedicato il primo piano di Focus Storia. E ancora: la guerra di Rachel Carson, la scienziata-scrittrice pioniera dell'ambientalismo; i ragazzi italiani assoldati nella Legione Straniera e mandati a morire in Indocina; Luigi Ferri, uno dei pochi bambini sopravvissuti ad Auschwitz, dopo lunghi anni di silenzio, si racconta.

L'amore ha una scadenza? La scienza indaga: l’innamoramento può proseguire per tre anni. Ma la fase successiva (se ci si arriva) può continuare anche tutta la vita. E l'AI può dirci quanto. E ancora, Covid: siamo nel passaggio dalla fase di pandemia a quella endemica; le storie geologiche delle nostre spiagge; i nuovi progetti per proteggere le aree marine; tutti i numeri dei ghiacciai del mondo che stanno fondendo.

© Copyright 2022 Mondadori Scienza Spa - riproduzione riservata - P.IVA 09440000157