Logo Conad

2022-08-20 13:37:52 By : Ms. Tina Qu

Il forno solare è un dispositivo che riceve e concentra in un determinato punto la luce del sole per fini alimentari. Gli usi più comuni vanno dal riscaldamento dei cibi fino alla loro cottura e anche alla sterilizzazione dell’acqua. Già diffusa nei paesi in via di sviluppo – specie nelle situazioni di emergenza – la tecnica dei forni solari sta attirando l'attenzione anche dei paesi ricchi. E' una valida risposta alla crisi energetica, che oggi è anche ambientale ed economica. Rispetto a quelli tradizionali, i forni solari funzionano a temperature più basse. Non serve sorvegliare la cottura, perché gli  alimenti non bruciano e le loro sostanze nutritive vengono preservate in misura maggiore. Inoltre, l’assenza di fiamme vive riduce il rischio di incendi. Infine, non essendo collegati alla corrente elettrica, questo tipo di forni pesano meno sulla rete e sulla bolletta. Ferma restando per tutte l'alimentazione dai raggi del sole, ciascuna tipologia di forno solare possiede sue caratteristiche peculiari. Vediamone alcune.

Molto efficienti, hanno la proprietà di indirizzare la luce verso un unico punto, chiamato 'fuoco', in cui si raggiungono le temperature più alte. Il fuoco può essere esterno, cioè posto al di fuori del piano della parabola (per cui necessita di un supporto), oppure interno, ovvero sistemato all'interno del piano ottico. Nella versione più classica del forno, la parabola viene montata su un telaio che le permette di essere inclinata rispetto all’ asse orizzontale e di essere ruotata. Alle due estremità della parabola viene realizzato un supporto per il contenitore di cibo, la cui posizione dovrà ovviamente coincidere con il punto focale. I forni solari parabolici possono raggiungere temperature fino a 230°C in soli 10 minuti.

Come suggerito dal nome, i forni solari a scatola hanno una faccia superiore trasparente (spesso di vetro) da cui i raggi solari filtrano per proiettarsi su apposite superfici interne di colore nero, adatte ad assorbire la maggior quantità di radiazioni possibile. Nello spazio cavo si pongono i contenitori con il cibo da cuocere. Il principio di funzionamento è semplice: la radiazione solare attraversa il vetro ed entra nel forno, dove viene assorbita dalla superficie nera. Il calore che si crea resta racchiuso all'interno, grazie al vetro superiore, creando una sorta di effetto serra. Il forno solare a scatola può essere costruito con materiali quali alluminio, plastica, legno o addirittura cartone e raggiunge al massimo i 200°C, risultando ideale per cotture delicate. 

Via di mezzo tra i due tipi precedenti, questo tipo di forno è caratterizzato da un corpo composto da pannelli, di carta o plastica, rivestiti di materiali riflettenti, al centro del quale viene posto il contenitore per la cottura del cibo. Anche in questo caso, meglio se il contenitore è di colore nero e inserito in un sacchetto di plastica resistente che impedisca al calore di fuoriuscire. Per poter ottenere temperature più alte, il forno solare a pannelli può anche essere dotato di un vetro esterno. E' sicuramente la tipologia di forno più economico e semplice da costruire, grazie al design minimale e alla natura dei materiali utilizzati. Permette di raggiungere in breve tempo temperature superiori ai 180°C.

Munito di una parete a doppio vetro, funziona più o meno come un thermos. All’interno del tubo, uno strato di metallo viene riscaldato dai raggi del sole, e il calore generato viene trattenuto nel tubo stesso. Non c’è rischio di bruciature e la superficie della pentola rimane sempre fredda. Per cuocere il cibo, basta far scorrere il “cassetto” tubolare nel tubo e sistemarvi la pietanza desiderata prima di chiuderlo. Il sistema, molto semplice e molto efficace, raggiunge anche temperature di 280°C.

In genere, la cucina solare presenta interessanti potenzialità, oltre che nella vita di ogni giorno, pure in situazioni di emergenza umanitaria. In caso di calamità naturali come terremoti, maremoti o alluvioni, la prima mancanza che ci si trova a dover affrontare è quella relativa all’energia elettrica. Infatti l’immediata conseguenza di eventi simili, in assenza di forni solari, è proprio l’impossibilità di cuocere cibi. 

Il rapporto sui consumi Un'iniziativa di Affari & Finanza in collaborazione con Conad e Nielsen

Stefania Aoi, Stefano Carli, Claudio Cucciatti, Vito de Ceglia, Luigi Dell'Olio, Mario Di Ciommo, Silvano Di Meo, Sibilla Di Palma, Massimo Franzosi, Marco Frojo, Andrea Frollà, Mariano Mangia

Stefano Fiori telefono: 0649822539 e-mail: stefano.fiori@repubblica.it segreteria_affari_finanza@repubblica.it