La febbre nel gatto si verifica quando la temperatura corporea del micio supera i 39,2°C.
Si tratta di un disturbo che, talvolta, può indicare la presenza di patologie più gravi, come tumori, problemi al pancreas, infezioni fungine, ma anche infezioni di natura batterica o virale.
Non appena il gatto manifesta un comportamento diverso dal solito, il consiglio è quello di rivolgersi ad un veterinario, così da poter individuare le cause e le terapie più adeguate.
Riconoscere la febbre nel gatto, però, non è sempre facile: vediamo quindi come individuare i sintomi più comuni, cercando di capire perché è importante non sottovalutarli.
I sintomi della febbre nel gatto possono comparire prima o in concomitanza con l’innalzamento della temperatura corporea, modificando il comportamento dell'animale e concentrandosi su parti del corpo specifiche.
Alcuni dei sintomi possono essere dati da patologie sottostanti – che, a loro volta, causano la febbre.
In generale, i segnali più comuni includono:
La prima cosa da fare quando il gatto appare sottotono e manifesta uno o più sintomi riconducibili alla febbre, consiste nel misurargli la temperatura corporea.
Pertanto, è bene sapere che la normale temperatura corporea dei felini è compresa tra i 38° e i 39,2°C, un range contenuto che ci aiuta a riconoscere la febbre piuttosto facilmente.
Ma come misurare la febbre al gatto nel modo corretto? Innanzitutto, occorre dotarsi degli strumenti adeguati, ovvero:
Una volta reperita l’attrezzatura, seguire questi passaggi:
Leggendo i risultati, è importante ricordare che una febbre di oltre 41°C rappresenta una minaccia piuttosto pericolosa per la salute del gatto: in questi casi, infatti, occorre portarlo subito dal veterinario, il quale potrà effettuare ulteriori accertamenti e procedere con la terapia.
Il veterinario è l’unica figura capace di curare in modo efficace i nostri amici animali. Quando il gatto ha la febbre, il consiglio è di rivolgersi presso una struttura specializzata (clinica o ambulatorio veterinario) anche se i sintomi appaiono lievi.
In generale, è sconsigliato curare la febbre nel gatto con rimedi naturali: non esistono erbe o altre sostanze indicate per questo scopo, e se anche capita di imbattersi in ricette vendute come efficaci, è meglio non intraprendere terapie fai-da-te.
Le cure della febbre felina si basano sulla prescrizione di:
Il tutto è da intendere con dosaggi e metodi di somministrazione indicati dallo specialista. Oltre alla terapia farmacologica comunque, esistono alcuni piccoli accorgimenti casalinghi che possono aiutare il micio a sentirsi meglio.
Molto importante, in questo senso, è assicurarsi che durante la convalescenza il gatto possa accedere facilmente alla ciotola dell’acqua, da mantenere pulita e piena sia di notte che di giorno.
Per quanto riguarda l'alimentazione, il suggerimento è di offrire al micio pappe facili da masticare, come mousse e omogeneizzati.
Infine, può essere una buona idea quella di rendere la cuccia comoda e mantenendola sempre pulita: il gatto potrà così riposarsi e sentirsi sempre coccolato.
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