National Geographic

2022-09-03 10:50:20 By : Ms. Kivi Tang

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Il modo più efficace per fissare nella memoria le esperienze di un viaggio è lasciarne traccia subito dopo, o meglio ancora, durante il viaggio stesso. Documenta le tue esperienze per un pubblico di una sola persona: te stesso/a, come sta facendo la donna nella foto, nel Parco Nazionale di Denali, in Alaska.

L’argomento è vecchio quasi quanto l’impulso a viaggiare: come si conservano le scoperte fatte – e le lezioni apprese – durante i viaggi?

Oggi, nell’epoca del digitale, la questione è ancora più pressante. Perché anche se Internet è per sempre, un post su Instagram è solo un accenno superficiale delle sensazioni che un viaggio può regalare: come ci fa sentire essere in un posto nuovo, i profumi nell’aria, i sapori del cibo, le risate in un caffè, l’eco in un canyon.

GLI STORICI MULINI A VENTO DEI PAESI BASSI

Forse proprio per questo non dovrebbe sorprendere il fatto che i diari di viaggio stiano tornando di moda. Se questa soluzione ha funzionato per lo storico greco Erodoto, i cui resoconti di viaggio nel Mediterraneo orientale e in Egitto (Histories, 440 a.C. circa) hanno superato la prova del tempo, allora può essere funzionale anche per i vostri viaggi.

Attraverso l’antica tecnica del diario di viaggio è possibile fissare un’istantanea intima e autentica della propria esperienza – che rimarrà a disposizione per la vita futura e i prossimi viaggi – e anche raggiungere un compromesso tra relegare i momenti più emozionanti nei post di Instagram e riempire la casa di souvenir.

I ricordi di viaggio sotto forma di cartine, biglietti e brochure sono possibili accessori tattili da aggiungere al vostro diario di viaggio. Nella foto, una cartolina di Vicksburg decora un racconto degli anni ’30 del 1900 di una gita di famiglia lungo il Mississippi.

Ma ci sono anche modi più moderni per tenere un diario di viaggio utile e ispiratore – e sorprendentemente non includono la pubblicazione di post online. C’è un motivo: i nostri profili virtuali mostrano i nostri lati migliori, e, consapevolmente o meno, tendiamo a modulare ciò che postiamo in base a quello che crediamo che le altre persone vogliano vedere. In un diario di viaggio personale, invece, registriamo una versione più autentica degli eventi, senza cercare di soddisfare un pubblico esterno. L’obiettivo è scrivere per un solo lettore: noi stessi.

Una documentazione fisica è molto di più che una foto e qualche parola, è il fissare qualcosa che è significativo per noi. Sfogliando un diario o un album di foto condividiamo un momento con il nostro sé del passato, parlando di quelli che sono stati i nostri pensieri e le nostre sensazioni durante quelle esperienze. Con un minimo di organizzazione, carta e penna, tutti gli aspetti più importanti del vostro prossimo viaggio rimarranno accessibili per essere rivissuti negli anni successivi. Può sembrare impegnativo, ma la parte più difficile è iniziare.

Prima di mettersi in marcia o di prendere l’aereo, il primo passo per un resoconto efficace è portarsi gli strumenti più adatti. Hedda Helle Kalland (@mochibujo su Instagram e YouTube), dalla Norvegia, si guadagna da vivere condividendo i propri viaggi e diari di viaggio online.

“È bene prediligere oggetti facili da tirare fuori e portare con sé ovunque”, afferma Kalland. “Io cerco di scegliere cose non troppo elaborate né troppo grandi, perché poi non sono comode da usare, specialmente quando si è in viaggio”.

Per assicurarvi di avere il tempo necessario per fermarvi e riflettere, ritagliatevi dei momenti per sedervi in un caffè, sdraiarvi sulla spiaggia o fare una sosta in un parco. Impostate un promemoria sul cellulare per fare una pausa e annotare quello che vi viene in mente, senza giudizio, per giusto cinque-dieci minuti. Durante le giornate di visite più intense, può essere una manna dal cielo prendersi un attimo per riposare i piedi e assimilare tutte le cose belle e interessanti che si sono viste. Può essere più facile scegliere momenti già di per sé di pausa o inattività, come uno spostamento in treno oppure la fine della giornata.

Per i momenti di blocco dello scrittore, appuntate alcuni semplici spunti sulla prima pagina del vostro diario di viaggio, ad esempio: Cosa ho fatto o visto per la prima volta oggi? In che frangente oggi ho provato un’emozione forte? Che suoni e che odori percepisco in questo momento? Qual è stata la cosa più difficile oggi e come l’ho gestita? Cosa ho visto o fatto oggi che vorrei integrare nella mia vita quotidiana?

Un primatologo esegue degli schizzi e prende appunti, nella Repubblica del Congo.

Suggerimento: metti nel tuo kit oggetti di cancelleria divertenti, per rendere la tua attività di documentazione più piacevole. Prova a usare penne colorate; portati adesivi, timbri e nastri adesivi decorativi per mettere in evidenza i tuoi appunti. Scegli una gamma di colori ispirata alla tua destinazione, e usala come tema visivo del tuo diario.

Documentare un’esperienza è sempre secondario al vivere il presente e partecipare attivamente alla realtà del viaggio. Quando avvertite una sensazione di fascinazione, meraviglia, o anche di adrenalina o di tensione, prendetevi il tempo per esperire quella sensazione fino in fondo.

Non è possibile catturare ogni dettaglio di un viaggio, quindi scegliete su cosa concentrarvi notando quali sono i momenti che vi colpiscono di più. Potrebbe essere un pasto, un’opera esposta in un museo, una conversazione con un venditore o con il vostro compagno di viaggio. Scattate una foto, buttate giù qualche nota, tenete ricevute, disegni, biglietti e fiori seccati tra le pagine del diario. I dettagli che conserverete vi aiuteranno a ricordare e a rivivere quelle esperienze, a distanza di anni.

Annotare poche informazioni essenziali renderà i vostri resoconti molto più utili ed efficaci nel richiamare i ricordi. Prendete l’abitudine di segnare data, ora e luogo, quando possibile.

Questi schizzi e appunti descrivono l’olinguito, o Bassaricyon neblina, un animale simile al procione nativo delle foreste nebulose di Ecuador e Colombia, scoperto nel 2013.

Il fotografo collaboratore di National Geographic Mark Thiessen usa il cellulare per registrare i dati GPS, quando è in viaggio per lavoro. Questo lo aiuta a identificare le immagini dei viaggi, tra cui una foto che fece presso uno scavo archeologico in Etiopia, dove molte località di quel vasto deserto avevano un aspetto simile.

“Mi trovavo nel deserto dell’Etiopia nei pressi di uno scavo archeologico prima che scoppiasse la pandemia di COVID, e volevo sapere dove mi trovavo esattamente. Il campo era nel bel mezzo del deserto, al mattino abbiamo guidato per 45 minuti per raggiungere un’altra zona del deserto, e il paesaggio sembrava tutto uguale”, racconta. “Proprio come quando si fa un’orecchia alla pagina di un libro per segnare una pagina interessante, fare una foto con lo smartphone con il GPS attivo permette di fissare le informazioni di spazio e tempo, nonché l’aspetto del luogo. È un po’ come lasciare delle ‘briciole di pane digitali’ del proprio viaggio”.

Thiessen aggiunge che l’uso di una fotocamera digitale con GPS consuma molta batteria; una facile alternativa è fare una foto con lo smartphone per avere tutte le informazioni necessarie.

Quando avete modo di dedicarvi al vostro diario analogico, recuperate le informazioni raccolte grazie ai comodi dispositivi digitali, per aiutare il vostro sé del futuro a collocare i dettagli nel tempo e nello spazio. Può bastare segnare ora e luogo (ad esempio: 16:40, East Village, NY) tra i dettagli di un ricordo, fino ad arrivare a dedicare un’intera pagina a schizzi e disegni sulle forme di una città o di un Paese, su cui tracciare i punti che sono stati teatro dei momenti più speciali.

Suggerimento: non sai di cosa scrivere? Inizia dai tuoi sensi. Descrivere il sapore di quel dolce parigino o il profumo dell’erba di quel campo sul Monte Rushmore è uno dei modi più evocativi per far riaffiorare le esperienze e richiamare i ricordi.

Il migliore resoconto della vostra esperienza inizia con immagini e annotazioni che evocano ciò che vi ha emozionato o ispirato in quell’occasione. La vostra foto della Torre Eiffel è unica, perché ritrae il momento in cui voi eravate lì.

La grande sfida di chi tiene un diario di viaggio è distillare un’esperienza ricca di eventi e dettagli in una narrazione concentrata. È possibile che non ricordiate tutto, ma potete fissare nella memoria le sensazioni per voi importanti.

Questa foto della pagoda di Hankou, in Cina, e le annotazioni sottostanti sono della collezione Phelps, della National Geographic Society. Eleanor e Harris Phelps hanno documentato i propri viaggi in tutto il mondo; questo documento è del 1880.

La fotografa collaboratrice di National Geographic Becky Hale spiega che lei cerca di scegliere un’unica fotografia evocativa di un viaggio, come ad esempio l’immagine che ha stampato dopo aver visitato la Scozia con suo marito.

“Onestamente, avrei potuto passare l’intero viaggio solo a fare foto. Quando sono tornata a casa ho deciso di stampare una sola foto che ho fatto durante un’escursione sulle Highlands scozzesi. L’ho fatta stampare in un formato piuttosto grande, per cercare di trasmettere la sensazione di quanto mi sono sentita piccola camminando in quell’ambiente”, racconta Hale. “Stampare una sola immagine che sentivo emblematica dell’esperienza fatta, mi ha fatto sentire meglio piuttosto che cercare di stampare le foto di ogni momento interessante del nostro viaggio. Ogni volta che la guardo ripenso alla fantastica escursione di quel pomeriggio, ma anche a tutti i paesaggi meravigliosi che ho incontrato in quel viaggio”.

Suggerimento: nella scelta delle foto, non essere troppo meticoloso/a: stampa alcune foto, ma non troppe. Ogni foto che scegli dovrebbe raccontare una storia diversa, invece che essere un’altra versione di una precedente. Stabilisci un numero limite di foto per ogni giorno del tuo viaggio. Scegli un’immagine che rappresenti l’esperienza in generale da appendere al muro.

Gli elementi visivi hanno una grande potenza espressiva: non fermarti alle sole immagini. Dopo aver raccolto foto, pensieri sparsi e qualche oggetto (biglietti, brochure, cartoline), pensa a come usarli per creare una storia completa nel tuo diario.

Immagina che il tuo archivio di viaggio sia un regalo per il te stesso dei prossimi anni. Cosa puoi includere per aumentarne il significato quando lo riguarderai? Fai in modo che sia piuttosto compatto e accessibile, non troppo ingombrante. Raggruppa gli elementi del tuo archivio per data e luogo, per fissare i ricordi nel tempo e nello spazio. Le immagini e le tue annotazioni ti aiuteranno a rivivere le emozioni che hai provato in quei luoghi.

La selezione non deve essere un momento ansioso, ricorda: la composizione del diario di viaggio è un riepilogo piacevole della tua esperienza.

Non aver paura di chiedere aiuto o consiglio agli esperti. Con una collezione fotografica che comprende immagini risalenti agli anni ’70 del 1800, gli archivisti di National Geographic hanno rilevato che appunti, diari, lettere e raccolte di oggetti sono fonti di valore inestimabile.

“Abbiamo perlopiù fotografie, anche se c’è una sezione minore di oggetti artistici e materiali aggiuntivi come didascalie dei fotografi e appunti delle spedizioni”, afferma Rebecca Dupont, archivista di immagini presso National Geographic. “Attraverso le didascalie e le note associate alle immagini, spesso scritte dai fotografi stessi, si possono ricostruire le storie che hanno accompagnato quelle esperienze, le persone conosciute, gli accadimenti vissuti, insieme alle informazioni di base di data e luogo”.

Ogni viaggio che fate, che sia verso una meta vicina o lontana, pieno di nuove esperienze o più tranquillo e rilassante, può regalare ricordi che non hanno nulla da invidiare a quelli dei grandi esploratori che hanno scoperto nuove terre. Dedicando un po’ di tempo alla documentazione le emozioni vissute e i ricordi rimarranno più vividi nella memoria.

Suggerimento: dedica uno spazio limitato all’archivio di ogni viaggio: un taccuino, una selezione di qualche foto stampata e una piccola scatola per i cimeli.

Anna Lee Beyer è una scrittrice che vive in Texas.  Il direttore esecutivo di National Geographic Travel George Stone e l’editor Allie Yang hanno contribuito alla realizzazione di questo articolo.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente in lingua inglese su nationalgeographic.com.