Si scrive “abito”, si legge Csaba dalla Zorza

Su di lei ci sono un sacco di miti da sfatare e un sacco di cose da scoprire. Prima di tutto Csaba dalla Zorza è italianissima (non fatevi ingannare dall’esotismo del nome) e non è nemmeno, a detta sua, un’esperta di buone maniere. Le ha semplicemente apprese da bambina quando in famiglia il rito del ricevere era sempre cosa buona e giusta e guai a mettere sulla tavola tovaglioli di carta, per dire. Che sia una brava cuoca però, è vero e Csaba dalla Zorza ha imparato l’arte culinaria ai “piani alti”, diplomandosi nel 2003 all’Accademia francese le Cordon Bleu, che è un po’ come per un designer di moda diplomarsi alla Central Saint Martin, il top del top insomma. Da allora è stato un susseguirsi di successi che, tra libri, programmi tv e direzioni di giornali (è oggi infatti direttrice di Marie Claire Maison), ne hanno fatto il volto del galateo italiano, il faro della mise-en-place, la caposcuola del bon ton; di tavole ben apparecchiate certo, ma anche di guardaroba sofisticati che trascendono l’isteria della moda.

Facendo (letteralmente) le pulci al suo profilo Instagram, abbiamo notato una costante: l’uso dell’abito- ora a fiori, ora a motivi geometrici- per lo più di lunghezza midi, con maniche al gomito o poco più, a sbuffo e non. Csaba dalla Zorza ama così tanto i vestiti dalle linee pulite da averne realizzato uno anche lei stessa, lo scorso anno in collaborazione con il designer Matteo Rota: un wrap-dress rigorosamente Made in Italy (e in Franciacorta) che è un po’ l’emblema del suo stile, oltre che un capo perfetto per l’imminente (avanti con la disperazione) stagione autunnale. Lei lo abbina, come fa con chemisier e cocktail dress in generale, a friulane, ballerine o Mary Jane dal gusto retrò. Noi, lo abbiamo inserito in questa raccolta di abiti che è un omaggio allo stile timeless della conduttrice di Cortesie per gli ospiti oltre che un piccolo vademecum per arrivare a settembre senza sforzo (e si spera, con meno disperazione).

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In due varianti: bianco o con motivi floreali. L’abito realizzato a quattro mani con Matteo Rota ha maniche a sbuffo che arrivano al gomito e gonna a ruota.

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C’è chi le ama e chi proprio non le sopporta. Le ballerine sono oggetto del guardaroba parecchio dibattuto eppure sono anche le prime, comodissime, sostitute dei sandali al calare delle temperature. In rosa pallido, Csaba le abbina ad un abito fluido a righe.

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Tra i brand privilegiati da Csaba dalla Zorza, Luisa Beccaria firma quest’abito dal sapore romantico con file di fiori ricamati e abbottonatura centrale.

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L’adorata stampa a fiori colora il vestito dalle linee semplicissime. Le friulane senape fanno il resto.

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Rosso ciliegia per ravvivare il rientro in città e in ufficio.

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Ancora una volta una stampa bucolica per il vestito ultra romantico con cintura da annodare in vita.

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Dare il là all’autunno con classe. L’abito nero di Etro ha un tessuto robusto ed è ingentilito da file di fiori ricamati su corpetto, maniche e gonna.

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Eterea ed elegante come solo lei sa essere. Dress dal tessuto svolazzante by Alberta Ferretti, ballerine blu in velluto con cinturino by Mia Moltrasio, in posa per l’editoriale di Marie Claire Maison.

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Possono cambiare linee, volumi e dettagli ma l’abito rimane sempre. Anche con scollo quadrato e balze sul fondo, il midi o long dress rimane l’elemento chiave del guardaroba di Csaba dalla Zorza.

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Check ginger, giallo e azzurro (firmato Tory Burch) per fare il pieno di buon umore in previsione di giornate più corte (e meno soleggiate). Accord parfait con Mary Jane in velluto smeraldo.