Picnic sul Po, al bistrot «CasaGoffi» si banchetta in riva al fiume - Corriere.it

2022-09-10 13:21:31 By : Ms. Linda Zhong

L’intrattenimento torna sul Po. Sull’altra sponda del fiume però. E cioè all’altezza del civico 117 di corso Casale. Dove lo scorso ottobre tre giovani soci hanno riaperto lo storico ristorante Goffi Del Lauro, ribattezzandolo EraGoffi. E dove a maggio aprirà anche CasaGoffi, un bistrot con accesso diretto dal lungofiume che i titolari Alberto Fele, Marco Pandoli e lo chef Lorenzo Careggio vogliono trasformare in un nuovo punto di riferimento del tempo libero in città.

Alberto Fele, Lorenzo Careggio (lo chef), Marco Pandoli

CasaGoffi occuperà tutto il cortile del locale. E il pergolato adiacente sarà accessibile direttamente dalle sponde del fiume. Lo spazio sarà aperto tutti i giorni dalle dieci del mattino all’una di notte. E — dicono i tre soci — potrebbe cambiare il modo di vivere il lungofiume grazie al lancio di due idee innovative: i «picnic urbani» e il «club della costina». La prima si propone di fornire tutto il necessario per un «dejeuner sur l’herbe» lungo il Po e funzionerà tutti i giorni, a pranzo e cena, da maggio a fine ottobre. «Forniremo coperte, cuscini, cestini di vimini con posate, tovaglioli e il pasto, che si potrà scegliere e prenotare su un sito internet dedicato» continua Alberto Fele «tutto questo grazie alla collaborazione siglata con Picnic Piemonte, una startup al femminile nata per esportare in tutta la regione il concept del pranzo all’aria aperta». Nelle prossime settimane i tre incontreranno la Regione Piemonte per chiedere «le autorizzazioni necessarie ad allestire anche un’area attrezzata con tavoli e sedie». Ma per questo però ci vorrà più tempo. Alcuni mesi secondo la proprietà. «Vogliamo proporre qualcosa di accurato, informale e accessibile a tutti» conclude Fele «dal semplice panino con salame e formaggio fino a un pasto raffinato tratto dal menu di EraGoffi». Resta da capire l’impatto che il progetto avrà sul territorio, una volta avviato. Se dovesse funzionare, potrebbe diventare un’alternativa concreta per chi, fino all’anno scorso, era abituato a passare il pomeriggio all’ombra degli alberi secolari del Valentino. Dove ormai la maggior parte dei locali è chiusa.

I gestori di CasaGoffi garantiscono che si occuperanno della pulizia intorno all’area di loro competenza e spiegano anche che, per prevenire eventuali negligenze, chiederanno una cauzione che sarà restituita solo quando i clienti porteranno indietro l’intero kit usato per il picnic. A questo progetto si aggiunge quello del «club della costina». Un circolo con tessera e sconti riservati ai soci, per scoprire i segreti della carne cotta sulla griglia, all’americana. «Per noi italiani la grigliata è un piatto veloce mentre negli Stati Uniti è un rito da consumare lentamente. Cercherò di trasmettere questa filosofia a chi vorrà assaggiare le mie costine» conclude lo chef «per aiutare a cucinarle meglio anche a casa».

Il bistrot di corso Casale proporrà le costine tutti i giorni. Ma non solo. Ci saranno carni diverse da provare ogni settimana. Come la vicciola, razza bovina piemontese allevata esclusivamente a nocciole. Il progetto CasaGoffi non si concentra solo sul cibo ma proporrà anche intrattenimento musicale e culturale. Al tramonto, con concerti blues, funky, soul, jazz. E darà ampio spazio anche alla mixology. Dalle sei del pomeriggio e fino alla chiusura sarà la Drogheria di piazza Vittorio a gestire la preparazione dei drink. I bartender stanno già lavorando ad una carta dei cocktail. C’è già il primo pestato ufficiale di CasaGoffi. Si tratta di nuova preparazione a base di birra artigianale «pink» (del birrificio torinese Madama), vermuth e olio essenziale di luppolo. In fondo il progetto è un ritorno al passato, alla tradizione rivista in chiave moderna. Alla fine dell’Ottocento. Quando il titolare del ristorante di corso Casale 117 era un tenore del Teatro Regio. E il locale era frequentato sia dai pescatori della zona sia dagli amanti della cultura e della lirica.