Le idee per apparecchiare la tavola nelle feste di Natale

2022-08-20 13:23:04 By : Ms. Volkslift Elevator

Quando l'isolamento può essere uno spunto per dare valore alle piccole cose. A partire dalla tavola

Questo Natale diverso ci regala un’occasione: quella di stupirci per ciò che ci circonda, di osservare il cielo, i panorami accanto ai quali abitiamo, gli occhi degli altri, immaginare i loro sorrisi nascosti dietro alla mascherina. Per rendere unico questo momento di festa famigliare abbiamo chiesto ad alcune donne di stile di raccontarci attraverso la mise en place la loro tavola delle feste: sono Barbara Clementina Ferrario proprietaria del Ristorante Capra e Cavoli, Simona Solbiati, l'architetto pasticcere, Lisa Corti designer di accessori Home e abbigliamento donna e bambino, Rosalba Piccinni la fiorista cantante, prorietaria del ristorante Potafiori, Mariangela Negroni madrina del negozio Funky Table, Monica Vinella fotografa di Elle, Emanuela Sansone e Maria Saviano, wedding & event creator di meevents e Alice Etro direttrice creativa di Westwing Italia. Ecco i loro consigli per il décor delle feste, qualche ricetta e i loro pensieri e ricordi del periodo più speciale dell'anno.

In alto, il Natale di Emanuela Sansone: "Mi sono ispirata a mia madre al modo gentile che aveva ed ha di rispettare le tradizioni. Di aspettare la prima stella della sera per sedersi a tavola e dirsi auguri tra lo scintillio delle cose per lei più vere e preziose insieme ai pacchi regalo che preparava di nascosto e con tanto amore la sera prima di un giorno speciale. L'odore dei canditi e del miele degli struffoli. A mio padre che meticolosamente disponeva le posate e i calici calcolandone le distanze e le perfette misure, al suo modo straordinario di inventare nuove fantasticherie sulla piegatura di un tovagliolo in lino o cotone puro. A lui che meticolosamente disponeva le posate e i calici calcolandone le distanze e le perfette misure e a me che leggevo e rileggevo una letterina che portava piegata al suo interno tutte le mie speranze di bambina".

Nel quartiere Isola a Milano c'è la casa di Barbara Clementina Ferrario, di professione chef, bella di una bellezza intensa. Clementina, Clem per gli amici, è visibilmente accogliente e colorata, come la sua casa caldissima con tappetti e luci morbide. Di stile baba-cool come il suo ristorante Capra e Cavoli, in via Pastrengo 18 che, grazie al passaparola diventa the palce to be nel quartiere. I clienti affezionatissimi si innamorano della grazia tutta femminile ai tavoli e ai fornelli. Un "dare amore" che per Clem è l'ingrediente principale anche quando a casa delizia i suoi amici con piatti di semplice raffinatezza (capraecavolimilano.it).

Dopo aver lavorato come grafica, Barbara ha scelto il cibo "quasi" vegetariano. Tra i fornelli si mette in gioco di continuo inventando ricette creative. Il suo Natale? Sarà oro, luce e musica: "Sarà un Natale in isolamento, ma l’isolamento non implica una triste solitudine. Mi lascerò sorprendere dalle piccole cose come dal profumo dell’abete e da quello della cannella, ascoltando le canzoni che riempiono l’aria, soffermandomi sui colori brillanti delle decorazioni". Nella foto: cenni gold per la colazione natalizia. Una mise en place d'autore, tazzine e teiere sono gli ingredienti di un set raffinato.

La tavola di Barbara sarà un rondò sensoriale tra note musicali di sottofondo e poesia al femminile. "Lascio parlare la semplicità. Apparecchio la tavola sempre in maniera diversa, per lavoro e per piacere amo coccolare i miei ospiti qui a casa mi concedo due coccole anche io". Nella foto: porcellana con cenni dorati.

Il décor delle sue feste si basa sulla trasparenza dei vetri, niente tovaglia, piatti di ceramica (dall'archivio di famiglia) appoggiati sulla tavola nuda illuminata da lampi di luce dorata, come il vassoio e le posate coordinate. "Sarà un Natale diverso, ma non per questo meno speciale".

Un'idea: lunghi fili di perle in un orchestrale abbraccio come a far festa a guest illuminanti sullo schermo di un computer in modalità on demand affacciato sugli amici più cari, con un collegamento zoom allegro e sorridente. Nella foto: piatti di ceramica, tovaglietta di ramages dorati e posate coordinate.

"Accudire le persone attraverso il cibo è qualcosa di profondo. In casa preparo piatti diversi da quelli del ristorante" Come Le lasagne di verdure senza glutine che Barbara ha cucinato per Elle! Ecco la ricetta: con un pelapatate, riducete 600 g di zucchine e 600 g di carote a nastri sottili. Tagliate finemente 600g di carciofi o 600 g di finocchi. Riunite le verdure in una ciotola e conditeli bene con olio e un pizzico di sale. Grattugiate 100 g di scamorza. La mozzarella è necessario strapparla a striscioline e lasciarla sgocciolare per almeno mezz'ora. Condite con olio sale e pepe 100 g di ricotta affinché diventi una crema. Disponete in una pirofila uno strato di verdure crude fino a coprire la superficie. Alternate alle verdure gli strati di formaggi (ricotta, scamorza, mozzarella) e per ultimo il parmigiano. Infornate a 180° per 25-30 minuti.

Rosalba Piccinni, proprietaria di Potafio, chiamata anche cantafiorista, ha abbracciato quel fiorire rendendolo cifra del suo destino artistico e professionale. Settima di otto figli, papà pugliese e operaio e mamma casalinga bergamasca. Ha iniziato a lavorare a sedici anni in un negozio di fiori di Bergamo che undici anni dopo ha rilevato creando il brand FIORI. A luglio del 2009, passeggiando a Milano, vede all’angolo di via Broggi uno spazio di cui s’innamora. Da lì tutto ebbe inizio: con i fiori e non solo. Il 19 gennaio del 2011 Rosalba Piccinni pubblica con Egea Music Arrivi, raccolta di undici brani dove il sound pop incontra l’eleganza del jazz. Il disco vede la produzione artistica e gli arrangiamenti di Lorenzo Caperchi e Simone Pirovano. Gli arrangiamenti d’archi sono stati curati da Borgar Magnason e registrati al Greenhouse Studios di Reykjavik. Nel maggio 2015 apre, sempre a Milano, Potafiori, il negozio di fiori con ristorante e musica. Le due passioni inscindibili per i fiori e le note hanno reso Rosalba nota al pubblico come “la cantafiorista”. È così che la cantante si presenta nella propria intensa attività live che l’ha vista impegnata in eventi come la Fashion Night di Milano, il Gran Premio di Monza, il Festival del Cinema di Ischia, in eventi privati presso il Museo Bagatti Valsecchi di Milano, il Palazzo Albergati di Bologna, il Teatro Donizetti di Bergamo e in concerti per marchi come Trussardi, Mercedes, Rinascente, Italcementi, Ikea, San Lorenzo Yachts, Desigual a New York, Alberto Aspesi e molti altri. Nel febbraio 2016 Rosalba è stata invitata a cantare per la stampa internazionale durante la settimana della Moda a New York. Ad aprile ha fatto un concerto privato a Londra in Kensington Square. Durante l’estate 2016 è stata impegnata in una serie di concerti in tutta Italia. Nel 2018 partecipa a B Heroes con un progetto ancora una volta fuori dagli schemi, Potalove, che, vedrà luce prossimamente. Oltre ad essere l’ideatrice di Potafiori e scrittrice, ha pubblicato anche un libro “Lo dicono i Fiori”, oggi è anche una cantante riconosciuta a livello internazionale. Nel 2021 Potafiori sarà protagonista anche all’interno di Mercato Centrale Stazione Centrale Milano.

Rosalba può essere definita essenziale e al contempo sorprendente. Potafiori è la sua creatura, un piccolo universo dove il mondo dei fiori incontra quelli del food e della musica, per creare connubi originali tra bulbi colorati e i piatti che a lei piacciono semplici ma con carattere. Tutto è legato insieme dal filo dell’ispirazione e dal gusto per il bello e l’inusuale: qui la creatività scorre sempre libera seguendo le emozioni che ogni stagione offre. Nella foto: sulla tovaglia Filodipota, una capsule sottovuoto di grembiuli, tovaglioli, strofinacci in vendita su potafiori.com, piatti "Menu" di New Norm, ciotole "Flower" di Richard Ginori decorate espressamente per Potafiori.

Uno dei claim di Rosalba, è "Potafiori si prende cura di te". I fiori e le piante trasformano gli spazi in luoghi in cui le persone hanno voglia e piacere di stare, incontrarsi e condividere. Nella foto: calici vintage mescolati a bicchieri semplici per il vino, perché se pregiato, soprattutto i rossi, è corretto che gli venga dato un bicchiere più o meno ampio, posate Alessi Gio Ponti Dry.

Rosalba si fa promotrice di una ricerca della bellezza originale ed elegante ricca di rimandi artistici eppure dall’immediata fruibilità. Il forte impatto visivo delle sue composizioni si estende presto all’organizzazione di eventi nei quali, in qualità di art director, mette in scena mondi onirici tra oggetti di design, infiorescenze rare e la sua musica. Nella foto: vaso realizzato per Potafiori da un artigiano di Bergamo.

La Musica non manca mai, per ogni menu Rosalba personalmente sceglie una playlist dedicata che suona durante il servizio della sera. A sorpresa delle volte in Potafiori si trova musica dal vivo o Rosalba che canta una serenata ad un tavolo.

Panettone Potafiori, portacandele Menu di New Norm, ramages del frutto del dattero essiccato, vasi e alzatina di Potafiori.

Lisa Corti designer dell'omonima azienda di abbigliamento donna e bambino e tessuti con i quali realizza una linea personalissima di arredamento per la casa. Siamo nel cuore di Milano, in via Lecco a pochi passi da porta Venezia. Fuori il vivai della città, dentro ex convento del XVII secolo che oggi è sia negozio che factory creativa dove nascono, collezione dopo collezione, i nuovi disegni Lisa Corti. Le abbiamo chiesto quale sarà lo stile della sua tavola di Natale: "Fantasiosa ed eclettica, mi piace mescolare cose di casa disparate e inaspettate. Decorarle con composizioni di frutta e fiori o anche verdura: i peperoncini rossi freschi sono bellissimi così come i mazzi di carciofi. Anche i piatti possono essere di servizi diversi. E poi candele colorate." (lisacorti.com/it/)

Esercizio perfetto in questa tavola decorata da Katharina Herold @heroldian_journal con la tovaglia by Lisa Corti. A cosa si è ispirata nell'ideazione? "La tovaglia Arabesque Corolla Red Natural si è inspirata dal motivo di una giacca indossata da un maharaja indiano in un dipinto antico. Un disegno geometrico che si intreccia armoniosamente con un fiore a cinque colori, una ninfea. Reinterpretato nei colori e abbinato ad un grande fiore mutuato dalla pittura delle porcellane cinesi".

I must di Lisa dell'arte del ricevere? "Disponibilità, tempo e flessibilità e tanta voglia di stare insieme". E a tavola? "Quest’anno, oltre al tradizionale tacchino ripieno di castagne proporrò un risotto alla barbabietola con aggiunta, a tavola, di caprino fresco ed erba cipollina. Un risotto fucsia è senz’altro molto chic".

Consigli per la mise en place di quest'anno? "Le tavole di quest’anno non potranno essere piene di chiasso e di persone. Per questo credo sia importante renderle ricche di colore e di luce. Io propongo tovaglioli in organza di colori diversi che sono bellissimi sia sulle nostre tovaglie colorate sia su quelle tradizionali. Le tovaglie di casa possono essere rese speciali da un runner centrale che faccia da centrotavola. E poi frutta, fiori, bacche e rami".

Emanuela Sansone e Maria Saviano di professione wedding & event creator di Me Events, due amiche e due socie. Maria da sempre si occupa di public relations con entusiasmo e allegria. Essere una consulente d’immagine significa per lei essere uno specchio per chi ha bisogno di guardare e riconoscere se stesso. Emanuela, nata da una mamma cuoca che Emanuela definisce “nata in una pentola” e da un papà ristoratore ed intrattenitore da sempre, cresce tra i tavoli del ristorante di famiglia:"Mia madre dipingeva i buffet erano quadri, dipinti di cose vere, Io la guardavo per ore." Dopo un viaggio in America a 13 anni capisce che da grande vorrà organizzare eventi: il papà le dà fiducia e il primo evento fu una scommessa vinta. Da quel giorno a oggi continua ad attraversare eventi e matrimoni raccontando la storia unica e singolare di ognuno (emanuelasansone.com)

Per Emanuela e Maria la mise en place è un elemento fondamentale per cogliere ed esprimere lo spirito della festa più attesa dell’anno: "Ecco la nostra proposta per arricchire la vostra tavola: abbiamo scelto con cura dei fiori adatti al tema del Natale miscelando tra loro dei meravigliosi fiori tropicali un pizzico di brio, per una cena di pesce dal retrogusto esotico. Abbiamo fatto prevalere il bianco , con un tocco di argento, creando così la giusta atmosfera".

"Visto il momento particolare che stiamo vivendo" racconta Maria "il Natale lo passerò in famiglia con mio marito Claudio, i ragazzi e i miei genitori cercando di conservare nel cuore armonia, pace e serenità". Nella foto: tocchi di bianco, fiori freschi, piatti di ceramica bianca, bicchieri di cristallo e posate d'argento. Un cadeaux come segnaposto, pensiero personalizzato per ogni ospite della casa.

Anche Emanuela starà con i suoi familiari. "Per rendere magico questo giorno ho deciso di coccolare i miei famigliari con un antipasto: ostriche e champagne, molluschi e crostacei crudi al naturale. Come primo Linguine all’astice e risotto allo champagne e scampi, come secondo, baccalà in umido con olive e capperi, frittura di calamari e gamberi e orata al cartoccio con contorni di insalata, carciofi arrostiti e broccoli. Un plateaux di frutta, ananas, melone, clementine e frutta secca. E come dolci, struffoli, cassata siciliana, pasta di mandorla e panettone. Tutte le pietanze saranno abbinate ad un vino Taurasi DOCG - Fontana del Re. Adoro cucinare". Nella foto: tantissime candele per una la tavola elegante, raffinata e illuminata.

Un Natale nel segno del cioccolato quello di Simona Solbiati fondatrice dell'omonimo laboratorio in corso Vercelli a Milano. Una vera signora del cioccolato milanese, dal grande gusto estetico, un po’ come un ghostwriter è lei la ghostchocolatier che si cela dietro alle molte creazioni. Chi negli anni ha imparato a conoscerne il tratto distintivo e la qualità dei suoi prodotti, lo riconosce subito.

Architetto del cioccolato, Simona è l'anima del suo laboratorio dove il cioccolato si fonde e si plasma tra le sue mani delicate dando vita a capolavori dai gusti unici capaci di ingolosire anche i palati più “salati”. La sua è una storia di passione che le ha cambiato la vita. Nella foto: piatti delicati, flute con decorazioni dorate, posate d'argento e un cioccolatino come benvenuto.

Elemento imprescindibile: i fiori disposti al centro della tavola. Importante però che la composizione non risulti troppo grande e alta per non intralciare la vista delle persone sedute al tavolo e il profumo non sia troppo intenso. "A prescindere dalle decorazioni ritengo che sia l’atmosfera e l’armonia tra le persone a rendere vera e speciale la tavola delle festività", racconta Simona. "Trascorrerò la vigilia e il giorno di Natale con i miei affetti più cari con la speranza e l’augurio per tutti che questa pandemia, che tanto sta condizionando la nostra vita, venga al più presto sconfitta e si possa tornare a festeggiare con serenità".

La dolce idea di Simona: "Per la mia tavola di Natale ho creato dei piccoli bon bon di cioccolato, un ben venuto a tavola per i commensali appoggiato nel centro del piatto. Amo la cura dei dettagli e quindi per l’apparecchiare della tavola prediligo scegliere pochi elementi ma che siano in armonia tra di loro per creare un effetto raffinato e allo stesso tempo caldo e familiare".

Simona ci racconta come decorare i panettoni. Rimuovete la carta che li avvolge lasciando il fondello. Mettete 220 g di cioccolato fondente in una ciotola e fatelo sciogliere a bagnomaria o nel microonde. Per temperarlo attendete che raggiunga la temperatura di circa 30-31 °C avvalendosi di un termometro. Colate il cioccolato sul panettoncino posato su di una griglia con sotto una teglia per raccogliere il cioccolato in eccesso. Scuotete leggermente la griglia per aiutare la colatura del cioccolato e lasciate cristallizzare a temperatura ambiente. Spianate la pasta di zucchero portandola a un’altezza di circa 2-3 mm. Realizzare le decorazioni nei tre colori con stampini o a mano, usate la colla edibile per fissarle sulla superficie glassata e, infine decorare con glitter edibili. Decorate con un nastro e servite.

Con Mariangela Negroni non ti annoi mai. Madrina del Negozio Funky Table a Milano nelle 5Vie, store di oggetti per la cucina e la casa, qui, è bandito il total look della tavola.

Per Mariangela la tavola è scomposta, genio e sregolatezza, una scatenata sessione di posate spaiate, piatti decorati e bicchieri colorati.

"Come sempre da Funky Table non abbiamo regole, ma una filosofia che si adatta al momento, in questo caso la celebrazione senza limiti. Provare a sognare intorno alla tavola del Natale più blindato della nostra vita, con viaggi virtuali, anche attraverso i decori della tavola. Mescolare i propri oggetti con souvenir di viaggi, esagerare con fiori, frutta e dolci. Osare nel colore, nell’espressione della gioia, nello stare insieme in pochi e approfittare dell’intimità. Mettere il tovagliolo a sinistra o destra o regole analoghe, personalmente non le trovo molto interessanti". Nella foto: Animal house i porta candela gatto e barboncino.

"Il mio consiglio?" dice Mariangela Negroni: "mescolare i propri oggetti con souvenir di viaggi, esagerare con fiori, frutta e dolci. E osate con i colori".

Due cuori e una capanna. Monica Vinella e suo Marito Giacomo hanno realizzato il loro sogno sulle colline ligure che profumano di mare, per sentirsi liberi lontani dal caos cittadino. Monica sognava un posto vicino al mare, ma in collina, Giacomo un luogo appartato e nel verde dove costruire una casa con il recupero e l'utilizzo creativo di materiali.

Monica è fotografa e storica collaboratrice di Elle, ma anche amica di tanti shooting fotografici, (i miei lavori più belli li ho fatti con lei, ndr). Nella foto: tovaglia e bicchieri di stamperia Bertozzi, piatti Les Ottomans, posate vintage,candelabri ottone vintage mercatino antiquariato di Finale Ligure.

A Rialto Ligure (un paesino di 530 persone) sorge "La Tiny House" di Monica, un luogo che riflette un'armonia femminile che racconta una storia a lieto fine. Un luogo incantato sospesi tra cielo e terra, all'orizzonte il blu del mare sotto un cielo illuminato da un sole caldo. Quando arrivi ti senti subito a casa, ad accoglierci i sorrisi contagiosi di Monica e di Giacomo. Ci hanno messo dieci anni, ma ne valeva la pena. E stato un colpo di fulmine, "Quando ci siamo messi alla ricerca di un luogo che incarnasse il nostro desiderio di evasione a contatto con la natura". Nella foto: piattini da olio vintage come il cucchiaino.

La sua tavola di Natale è un inno alla natura, tra gli ulivi e oggetti di design come i piatti decorati, la tovaglia ricamata e dettagli naturali. Stare attorno alla tavola significa raccontarsi, ridere assaporare la vita nella sua bellezza. Sogno nel cassetto?Affittare la casetta, il loro primo nido d'amore (curata nei mini dettagli, un metissage di arte povera e pezzi design) per week end e vacanze (monica.vinella@gmail.com), soprattutto insieme all'amica life-coach Laura Campanello un luogo in cui tenere attività di crescita personale. Nella foto: posate vintage, tovaglia tovaglioli e bicchieri di Stamperia Bertozzi.

Alice Etro direttrice creativa di Westwing Italia. Con i suoi lunghi capelli biondi e il sorriso splendente, Alice sembra uscita da una favola. Ma dentro è d'acciaio, con lo spirito libero e fantasioso di suo padre Kean, la dolcezza di mamma Monica e l'intraprendente autorevolezza di nonna Giovanna (Miani).

Alice crede nelle tradizione e per questo Natale particolare ci racconta come andrà a decorare la sua tavola di Natale per i parenti più stretti: "Non bisogna aver paura di creare un mix di pattern, Natale è creatività, ma anche tradizione: quindi via libera a tartan, righe e quadretti. Bello anche aggiungere elementi fai date, oggetti semplici, dai tovaglioli a forma di albero, ai segnaposti ma anche semplici bicchieri con piccole candele all'interno".

"Non dimenticate un tocco di tradizione famigliare, i piatti della nonna, la zuppiera che abbiamo ricevuto in regalo sono chicche impeccabili e un elemento di ricordo". Nella foto: la mise en place tradizionale mixata con pattern diversi, come i quadrettoni, quadretti vichy e ricordi di famiglia di Alice.

"Giocate con scritte grafiche, portano allegria, lettering sui piatti mixati con dediche dedicate all'ospite. Puntate sulla semplicità se amate la praticità optate per tovagliette all'americana, l'importante è trovare il giusto equilibrio". Nella foto: pensieri d'amore sul piatto lettering di Westwing Italia.