Tovaglioli e fazzoletti di carta sporchi: dove li butto? Econote Storie da un mondo più verde

2022-08-20 13:30:01 By : Mr. guangfa zhang

Il periodo si può dire che sia quello buono: da una parte le ormai prossime festività natalizie, dall’altra l’abbassarsi delle temperature, faranno sì che la produzione di diversi tipi di rifiuti subirà inevitabilmente una crescita.

Tra i tanti, considerato che tra qualche settimana saranno più frequenti gli appuntamenti mangerecci che vedranno la presenza di più conviviali rispetto alla normalità, spesso e per comodità nelle nostre tavole si farà un maggior uso di tovaglioli di carta. E una volta utilizzati, dove li buttiamo? La risposta purtroppo non è univoca e le possibili alternative sono, generalmente, almeno tre. La prima porterebbe a conferire i tovaglioli nella raccolta differenziata di carta e cartone , per via del materiale di cui sono composti, nonostante la “contaminazione”. La seconda, proprio a causa della contaminazione subita, indicherebbe di buttarli nell’indifferenziato. La terza, infine, prevede di conferirli nella raccolta dell’organico (“umido”) anche ai fini della pratica del compostaggio domestico , sostenendo la doppia tesi che la carta si può biodegradare e che le principali contaminazioni subite dai tovaglioli di carta siano dovute al cibo. Chi sostiene quest’ultima interpretazione affianca spesso, giusto per dare un ulteriore tocco di aleatorietà, di conferirli “in modiche/moderate/piccole quantità”.

Discorso simile a quello fatto per i tovaglioli di carta può essere fatto per coloro che, soprattutto nei periodi “influenzali” che inevitabilmente dovremo affrontare, saranno nostri fedeli compagni di sventura: i fazzoletti di carta. Percentualmente parlando, la maggior parte degli operatori è comunque indirizzata sul doverli buttare nell’indifferenziato, poiché la carta che li costituisce viene accoppiata ad altri materiali che le conferiscono maggior resistenza, a discapito della riciclabilità.

In conclusione, ricordiamo che per conferire correttamente non solo tovaglioli e fazzoletti di carta, ma qualsiasi tipologia di rifiuto prodotto, è dovere di ogni cittadino informarsi presso il proprio Comune sulle modalità e sulle regole stabilite in tema di raccolta differenziata.

Laureato in Scienze Ambientali, da subito ha iniziato a lavorare nel settore della gestione dei rifiuti, conseguendone la qualifica di tecnico. Attratto dai problemi di tematica ambientale, in particolare appunto quello sui rifiuti, sviluppa l’esperienza professionale in consorzi che si occupano della gestione dei rifiuti urbani e speciali e, a livello nazionale, all’interno di sistemi collettivi che si occupano della gestione dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Appassionato di birra, ha conseguito diversi diplomi di degustatore.

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